Coronavirus: sito Inps fuori uso, dati utenti diventano pubblici

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Il servizio è temporaneamente non disponibile”. Chiunque si colleghi al sito dell’Inps per accedere ai servizi e al bonus di 600 euro per i liberi professionisti, disposto con il decreto Cura Italia, deve accontentarsi di leggere la scritta che invita gli utenti a riprovare più tardi, con la precisazione che “tutti gli aventi diritto potranno utilmente presentare la domanda per l’ottenimento delle prestazioni”. Alla base del disservizio ci sarebbero degli attacchi informatici e le oltre 300mila domande pervenute in mattinata. Il malfunzionamento del sito ha scatenato polemiche tra le fila di maggioranza e opposizione.

Sito Inps fuori uso: i dati degli utenti diventano pubblici

“Ogni volta che facevo refresh vedevo i dati provati di altri utenti, dal numero di telefono alle richieste per la maternità”, questa è la denuncia di un utente bresciano. “Capisco che sia andato in tilt il sistema, ma così è davvero assurdo” dice il bresciano.
“Questo data breach è un fatto gravissimo, siamo molto preoccupati“, “ha dichiarato il Garante per la Privacy Antonello Soro. “Abbiamo immediatamente preso contatto con l’Inps, e avvieremo i primi accertamenti per verificare se possa essersi trattato di un problema legato alla progettazione del sistema o se si tratti invece di una problematica di portata più ampia. Intanto è assolutamente urgente che l’Inps chiuda la falla e metta in sicurezza i dati”.

Presidente Inps: “Abbiamo ricevuto violenti attacchi hacker”

“Abbiamo ricevuto nei giorni scorsi, e anche stamattina, violenti attacchi hacker”, ha dichiarato il presidente dell’Inps Pasquale Tridico. “Questa mattina si sono sommati ai molti accessi, che hanno raggiunto le 300 domande al secondo, e il sito non ha retto. Per questo abbiamo ora sospeso il sito”.
Tridico, intervistato da Rainews24, ha spiegato: “L’Inps ha ricevuto 339.000 domande per l’indennità dei lavoratori autonomi che hanno dovuto interrompere la loro attività a causa dell’emergenza coronavirus”.
Il Presidente Inps ha inoltre ribadito che non c’è un ordine cronologico per il pagamento della prestazione di 600 euro e che i pagamenti cominceranno il 15 aprile e proseguiranno per tutto il mese.
Intervistato dal Tg 1, Pasquale Tridico ha fatto sapere che il sito dell’Inps riaprirà con orari diversi per le prestazioni di patronati e consulenti, dalle 8 alle 16, e per i servizi ai cittadini, a partire dalle 16.

Sito Inps fuori uso: polemica tra Conte e Salvini

“Il sito dell’Inps è in tilt. Si poteva supporre che oggi tanta gente a casa avrebbe cercato di capire quanti soldi avrà e in quanto tempo. Non può una potenza industriale come l’Italia avere un sito che va in tilt, che pubblica dati di altra gente, che rimanda ad altri indirizzi, che ti fa scoprire notizie riservate riguardo ad altri italiani”, ha dichiarato Matteo Salvini in collegamento con Italia 7 Gold.
“Evidentemente c’è qualcosa che non funziona. In più tanti mi stanno dicendo che pur essendo lavoratori autonomi non avranno diritto a questi bonus”, ha precisato l’ex ministro dell’Interno.
Il premier Giuseppe Conte, riporta l’Ansa, durante il vertice con le opposizioni a Palazzo Chigi, avrebbe invitato Matteo Salvini a “non alimentare disordine sociale, né a soffiare sul malcontento delle persone”.
Il senatore avrebbe replicato: “Non sono io che creo disordine o allarme ma prendo solo atto di quello che accade. Inaccettabile che i dati di migliaia di italiani vengano messi in piazza”.

Attacco hacker e sito Inps fuori uso, è polemica

Anche i partiti di maggioranza si sono mostrati critici nei confronti del malfunzionamento del sito dell’Inps. La deputata Debora Serracchiani, vicepresidente del Pd, ha dichiarato che si tratta di un fatto “intollerabile, e ci chiediamo se non fosse da aspettarselo”, sottolineando le soluzioni proposte dal Partito Democratico, ad esempio l’uso di intermediari, come commercialisti e patronati.
Il segretario di +Europa, Piercamillo Falasca, ha scritto su Twitter: “La disorganizzazione dello Stato italiano ha inflitto alle partite Iva un altro colpo. Per errore l’Inps ha reso pubblici i dati personali di tantissimi utenti, violando la loro privacy. Un fatto gravissimo di cui Giuseppe Conte e Pasquale Tridico devono assumersi responsabilità“.
Oltre alla Lega, dalle opposizioni si sono levate altre voci. Il deputato di Fratelli d’Italia Walter Rizzetto, in una nota diffusa dall’Ansa ha dichiarato: “Non è possibile farsi trovare sempre impreparati nel riconoscere un servizio ai cittadini. Era prevedibile che dal primo giorno ci sarebbero state richieste a pioggia per ottenere l’indennità”.
“Il sito Inps stamane a coloro che, dopo ripetuti tentativi, riuscivano a entrare dava accesso a schede e dati sensibili, informazioni bancarie e numeri di telefono di altri utenti. Una gravissima violazione della privacy”, ha affermato Federca Zanella, di Forza Italia. “Di fronte a tutta questa approssimazione, incapacità, una vergogna nazionale, cosa aspetta il presidente di Inps, Pasquale Tridico, a rassegnare le dimissioni?”.

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