ll Sig. Uroko Onoj, nigeriano, era un uomo d'affari di successo, la fortuna gli aveva sorriso coadiuvata dalla sua personale abilità ed era diventato ricco e rispettato. Ma per essere rispettato ancora di più, aveva dovuto adeguarsi alla condizione di plurimarito, sposando ben sei mogli per dimostrare al mondo il suo benessere e la sua capacità di mantenere un serraglio femminile, esattamente come chi, dalle nostre parti, per status va in giro a turno con tre o quattro auto di lusso, come impone il jet set locale. Al limite, si va in giro anche con donne diverse, ma senza sposarle perché da noi è consentita una moglie per volta, che basta e avanza.
Il poveretto, invece, se ne trovava per casa ben sei, gelosissime tra loro e sempre pronte a gareggiare in grazia femminile per primeggiare.
E tanto hanno fatto che lo hanno ucciso.
Il fattaccio si è consumato recentemente, una sera, quando Uroko, ignaro del suo destino, rientrando a casa, si è diretto nella camera della moglie più giovane e più recente. Le altre cinque non hanno sopportato l'ennesimo "sgarbo" alla loro capacità di intrattenimento e tutte quante, armate di bastoni e coltelli, sono piombate in camera della sesta moglie pretendendo soddisfazione paritaria e di gruppo.
Lui ci ha provato... ma arrivato alla quinta moglie si é accasciato esanime.
E mentre inutilmente la quinta turnista cercava di rianimarlo, le altre sono scappate nella foresta.
Per ora solo due sono state ritrovate e accusate di violenze.
Una storia tarzanica, in tutti i sensi.
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