E la telenovela continua...
Raffaella Fico si oppone al test del Dna a cui Mario Balotelli vorrebbe ricorrere per accertare la paternità, per ora presunta, della bimba che la Fico aspetta (la showgirl è incinta di quattro mesi) e comincia a pensare ad un futuro che sia economicamente solido.
Questo tira e molla é denso di dubbi: perché rifiutare il test? Balotelli é non é il padre? Che anche lei sia un po' confusa per fatti suoi? Del resto, secondo saggezza popolare, "mater semper certa" (la madre é sempre certa), mentre i padri, si sa, devono stare sulla fiducia; almeno, fino a prima dell'avvento del test del Dna.
Ancora cinque mesi di tempo, dunque, per avere un verdetto che, a prima vista, sarà determinato dal colore della pelle della nascitura.
Mesi che vanno oculatamente sfruttati per ricavarne il massimo beneficio, come, ad esempio, accettare l'allettante proposta di un un milione di sterline per posare con il pancione e senza veli per i tabloid inglesi che su Balotelli (che gioca nel Manchester City) contano molto in tiratura.
Questa la cifra (circa 1 milione e 275mila euro) di cui si vocifera, per la quale si può ringraziare il cielo ma, soprattutto, la relazione con Mario: una altro presunto padre meno famoso non avrebbe prodotto lo stesso effetto.
E la risposta forse sta semplicemente qui: in questo caso l'incertezza permette di fare buoni affari, la verità assoluta potrebbe non pagare altrettanto.
E Balotelli cosa ne pensa?
Incresciosa situazione, la sua: come padre non sarebbe d'accordo, lucrare sulla nascita di un figlio non è una bella cosa e lui non ne ha bisogno.
Come non padre idem: lucrare sul suo nome con furbizia non è, ugualmente, una bella cosa.
In entrambi i casi, per il momento,non ha molta voce in capitolo.
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