EMERGENZA CORONAVIRUS: UN TEAM DI PSICOLOGIA DELLE EMERGENZE

Offrire un supporto psicologico immediato e qualificato alle persone che hanno  o subiscono subito un evento traumatico è la missione del Team di Psicologia voluto dal Ministero della Salute e formato  da psicologi specialisti che viene attivato d’urgenza quando si verificano situazioni eccezionali che possono avere un forte impatto sia sui cittadini che sul personale sanitario coinvolto.
Non è un servizio ambulatoriale ad accesso diretto. Il nucleo viene attivato in caso di necessità su segnalazione dei responsabili delle strutture dell’Asl (direttori di presidio, direttori di distretto, dirigenti delle professioni sanitarie) oppure dagli istituti scolastici o dalle forze dell’ordine, e interviene quasi istantaneamente.
Tra ieri ed oggi il Team di Psicologia delle Emergenze ha preparato alcuni consigli, condivisi con associazioni che si occupano di trauma ed emergenza (tra cui l’Associazione per l’EMDR in Italia), che possono aiutare e favorire un clima di maggior serenità e stabilità.
1) in questo momento di incertezza è importante non modificare eccessivamente le proprie routine quotidiane, continuando attività note e prevedibili che mantengano equilibrio e stabilità;
2) cercare di privilegiare fonti di informazioni ufficiali, evitando di incorrere in fake news o notizie non basate su dati oggettivi:
- Ministero della Salute: http://www.salute.gov.it/nuovocoronavirus
- Istituto Superiore di Sanità: https://www.epicentro.iss.it/coronavirus/
Affidarsi alle indicazioni sanitarie ufficiali;
3) scegliere non più di due momenti al giorno per informarsi e il canale attraverso il quale si vuole farlo; evitare di tenere continuamente accesi radio e televisione che trasmettono informazioni sul tema. Informarsi in modo eccessivo accresce infatti l’ansia e sollecita vissuti di allerta e paura;
4) è importante aver cura della propria persona, riposandosi a sufficienza e mangiando in modo regolare. È anche molto importante trovare tempo per parlare e passare del tempo con la famiglia e gli amici, confrontandosi con persone di fiducia.
5) fondamentale è trovare il tempo per fare attività che rilassano: attività fisica e passeggiate all’aria aperta, dedicarsi alla lettura/musica, fare esercizi di meditazione o yoga, ecc.;
6) dedicare particolare attenzione alle informazioni da dare alle categorie più fragili: bambini, anziani, persone con disabilità.
Rispetto ai bambini, in particolare, è importante che possano avere informazioni chiare e vere, utilizzando un linguaggio adeguato alla loro età. Cercare di non sovraesporli ad immagini e notizie non adatte al loro livello di comprensione. Può essere utile condividere con loro la ricerca di notizie sul web, dopo averle selezionate e spiegando loro che ci sono tanti adulti che si stanno occupando di gestire al meglio questa situazione. Per quanto possibile, permettere anche a loro di proseguire nelle loro routine settimanali, anche attraverso attività da fare a casa.
È importante dare messaggi congruenti, evitando ad esempio di condividere con loro comportamenti allarmistici (fare grandi scorte alimentari, acquistare tanti disinfettanti…)


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Non solo Cagliari, mi è stato riferito, ma un pò in tutta la Sardegna ed in tutta Italia campeggia questa scritta: ce la faremo...Ed anche io sono più che sicuro che passato questo momento ci ritroveremo tutti con un nuovo sorriso e con la certezza che il prossimo virus non ci coglierà così di sorpresa. Qualche oretta di riposo e alle 24,00 raggiungerò gli amici della Guardia medica con la speranza che il telefono rimanga muto e che nessuno abbia necessità delle nostre prestazioni...Sorriso, bye Sal

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